Surya Namaskara
E’ una delle sequenze più conosciute dello yoga ma forse non tutti sanno che è di recente introduzione rispetto invece al culto che ha origini ben piu antiche. In sanscrito surya significa “sole” e “namaskara” indica un tipo di saluto reverenziale, pertanto la traduzione letteraria è il saluto al sole inteso come un atto di devozione.
Il Sole, la nostra fonte primaria di luce, è oggetto di adorazione dall’inizio dei tempi.
Ci sono tracce di culti solari in tutto il mondo, dalla Polinesia all’ Africa giungendo fino ai nostri giorni: per gli eschimesi il sole è vita ; in Indonesia il sole si identifica con un uccello e il potere del volo; tra le popolazioni africane primitive la pioggia è il seme fecondatore del dio Amma, il sole, creatore della terra.
In India il culto della venerazione del Sole è sempre stato molto sentito tra gli indù, che hanno introdotto vari simboli e divinità solari, ma solo la cultura vedica ha preservato in modo ideale queste tradizioni.
Infatti ancora oggi l’adorazione del sole è praticata come un rito quotidiano in molte parte dell’India. Quindi il surya Namaskar originale non era una sequenza di posture, ma piuttosto una sequenza di parole sacre, di mantra vedici per onorare il sole.
Nessuno, invece, sa quanto sia antico il saluto al sole come pratica fisica di sequenza di asana, quello che sappiamo è che questa tecnica è stata descritta in epoca relativamente recente e che negli anni 30 Krishanamacharya nel suo famoso testo “yoga Makaranda” aveva proposto numerose asane legate tra loro a formare una sequenza sicuramente non con l’ intento di proporre una mera pratica fisica.
La pratica del surya namaskara non è solo un omaggio al sole come fonte di vita e creazione, qualità da risvegliare anche in noi, ma è intesa come un modo per risvegliare la consapevolezza in noi stessi dal momento che il sole simboleggia la coscienza cosmica e la coscienza individuale.
A seconda delle tradizioni esistono varie versioni di saluto al sole, ma in tutti i casi si tratta di una sequenza di asana dinamica, che lavora in modo completo sul corpo fisico e sottile realizzata in insieme all’ausilio di pranayama e mudra, e al quale spesso associare bija mantra o interi mantra solari tra i quali il più noto è il gayatri mantra per potenziarne gli effetti.
Il surya namaskara è uno strumento importante per il riequilibrio della salute mentale e fisica: attiva e riorganizza le energie che, quando divengono squilibrate, causano vari gradi di esaurimento mentale e nervoso; interagisce con gli organi fisici del corpo, esercitando una certa pressione, massaggiando, allungando ed in generale tonificando e sostenendo le strutture dei tessuti.
Questo facilita le funzioni di eliminazione oltre che stimolare l’energia nervosa e favorire il benessere. Contrariamente a quanto si pensi, non ci sono limiti di età per praticare il surya namaskar, salvo in caso di controindicazioni come sempre, ma può essere beneficamente praticato durante tutti gli stadi della vita, può essere adattato, semplificato ed eseguito a ritmo lento, moderato o intenso.
Il ritmo lento ha più un effetto meditativo, e lavora più sui muscoli e gli organi interni, il ritmo, invece, moderato e intenso si addice di più per un allenamento aerobico, potenziamento muscolare, dimagimento e allenamento cardiovascolare. In ogni caso va praticato senza mai perdere il significato più profondo e simbolico di questo vinyasa legato ad antichi rituali di cui si è ampiamente parlato sopra.
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