Ma Lo yoga che cos’è?
Si è già scritto e detto tanto sulla yoga che penso sia importante mettere ordine e chiarire bene il concetto. La parola yoga è anch’essa sanscrita e deriva dalla radice yuj che ha due significati tradizionali.
Il primo è riunire due cosa, unire incontrare. Per esempio come due persone che stanno in posti diversi ed ad un certo punto si incontrano in un medesimo luogo. Il secondo significato è quello di far convergere i movimenti della mente in un’unica direzione.
Sebbene queste definizioni sembrano diverse l’una dall’altra, di fatto sono identiche. Infatti nell’esempio precedente le due persone sono andate nella stessa direzione fino a convergere per incontrarsi.
Un ‘altro significato importante, e in un certo senso più interessante, è raggiungere un punto non ancora raggiunto, come per esempio piegare il corpo fino a toccare la punta dei piedi, o imparare da un testo il significato della parola yoga, o arrivare ad una certa comprensione attraverso il dialogo.
Un altro aspetto importante dello yoga riguarda l’azione, poiché yoga significa anche “agire in piena coscienza e con totale attenzione”. Può darsi che, mentre state leggendo, una parte della vostra mente pensa a ciò che sta facendo mentre un’altra parte pensa a qualcos’altro.
Man mano che vado avanti nella lettura magari la vostra attenzione aumenta e vi concentrate di più nell’azione. A volte invece avviene il contrario, si è molto più attenti al principio e poi invece andando avanti diminuisce.
Questa è la conseguenza della grande facilità con cui gli esseri umani tendono ad acquisire abitudini e schemi fissi di pensiero e di comportamento. Siamo facilmente condizionati. Diamo l’impressione di agire attentamente, ma non è cosi’.
Agiamo ma senza essere presenti. Lo yoga cerca di creare delle condizioni per cui siamo sempre presenti in ogni azione, in ogni istante. Il vantaggio dell’attenzione consiste nel fatto che si agisce meglio e al tempo stesso si è consapevoli delle proprie azioni.
E man mano che l’attenzione aumenta, la possibilità di fare errori diminuisce. Inoltre, non siamo costretti a fare una cosa oggi soltanto perché l’abbiamo fatta ieri. Se si è presenti ed attenti nell’azione è sempre possibile valutarla meglio e soprattutto evitare di ripeterla meccanicamente.
Anche se le definizioni possibili sono molte, è fondamentale ricordare che la pratica dello yoga richiede un certo orientamento. Questo orientamento non implica attività specifiche o obiettivi prestabiliti.
Ma implica l’osservazione attenta di ogni passo che facciamo in modo da sapere esattamente come e dove dobbiamo andare. Questa osservazione attenta ci porta a comprendere qualcosa. Che sia una maggiore soddisfazione della vita, o di qualcos’altro, è una questione puramente individuale.
La pratica yoga richiede soltanto che nell’agire si presti attenzione alle proprie azioni, è un mezzo per raggiungere uno stato a cui si aspira. Ogni essere umano cerca di migliorare. “Sono povero e vorrei essere ricco”; “sono confuso e vorrei essere meno confuso” e altro.
E lo yoga soddisfa il desiderio di migliorare! Infatti con la pratica miglioriamo gradualmente la capacità di concentrazione, la fiducia in noi stessi, la salute, i rapporti con gli altri, ovvero ciò che facciamo.
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