Canta i mantra che ti passa !

Canta i mantra che ti passa,canto vedico, pratica

Il canto vedico dei mantra è sicuramente il modo più semplice per portare la mente in uno stato di calma ed è quindi un grande aiuto per la vita di tutti i giorni e per la meditazione. Il termine mantra è composto da due parole: Man e TRA

La parola MAN significa “mente, pensiero, intelletto”; mentre la parola TRA significa “che libera, che agisce, che protegge”.

Dunque il mantra è un suono che libera, protegge la mente di chi lo recita.

Possiamo quindi dire che il mantra è uno strumento della mente attraverso cui, la mente stessa, viene protetta da pensieri disturbanti che sono una delle ragioni principali per cui l’essere umano vive in modo incompleto perché, spesso o sempre, lontano dalla propria natura.

Ma ci sono molti altri benefici che questa pratica svolta con regolarità e costanza ci porta quasi senza rendercene conto.

L’attenzione necessaria alla pratica sviluppa la capacità di ascolto, la memoria e la concentrazione.  All’inizio la più grande sfida è, infatti, l’ascolto perché non siamo più abituati a dare un’attenzione piena solo ad un suono. I suoni che sentiamo sono mischiati con la nostra memoria personale di suoni, con i nostri sentimenti ed emozioni, con quello che ci piace o dispiace.

Una volta imparato l’attento ascolto, l’allievo sente quasi subito alcuni benefici del canto vedico. Quando la mente è davvero legata ad un focus, l’attenzione assume una qualità diversa. Il bello è che questo non si manifesta unicamente durante la pratica del canto vedico, ma influisce anche sul quotidiano: a casa, in ufficio, a scuola, le distrazioni diventano sempre meno evidenti.

Ovviamente quando cerchiamo di riprodurre i suoni con la pronuncia esatta facciamo degli sbagli. All’inizio sbagliare ci fa sentire male. Allora proviamo a giustificarci, ma l’insegnante procede e non ci da tempo per le spiegazioni.

Così, piano piano, apprendiamo ad accettare i nostri sbagli, le disattenzioni e la pronuncia inesatta, e impariamo che è naturale sbagliare. Impariamo che non serve giustificare gli errori, basta vederli e semplicemente cercare di riprodurre i suoni con più attenzione.

E’ inutile rimanerci male o sentirsi in colpa. L’insegnante non ci dà il tempo di rimuginare. Scopriamo che tutto quello che serve è ripetere il suono continuamente e con maggiore attenzione.

Attraverso la pratica continua sviluppiamo un nuovo atteggiamento verso i nostri errori. Impariamo a non fermarci, ma a muoverci. Gli sbagli non ci impediscono di procedere. Allora impariamo veramente ad ascoltare e ripetere.

Il nuovo atteggiamento verso i propri sbagli diventa attivo anche nella vita quotidiana: la comunicazione con gli altri si fa più chiara e la relazione si rivela più semplice. Chiarezza e semplicità diventano quindi espressioni di un’abitudine nuova e positiva.

La voce è il mezzo per comunicare ed è quindi anche il mezzo su cui si basa la relazione con gli altri e quella con noi stessi. Scopriamo che comunicare implica ascoltare. Scopriamo che la relazione che abbiamo con il nostro corpo si basa spesso su una sfida, scopriamo che nella relazione con il nostro respiro c’è sempre qualcosa di nuovo. Grazie al canto vedico scopriamo infinite sfaccettature della nostra mente e delle sue attività.

La cosa più grandiosa e meravigliosa è che il canto vedico ci permette di nutrire la fiducia. Fiducia in noi stessi, fiducia nella nostra profondità e quindi anche fiducia negli altri. Quando si canta inoltre si attiva una buona espirazione che calma la mente e rafforza Prana, la forza vitale connessa con il respiro.

Il canto è un metodo straordinario per migliorare il proprio respiro, la pratica regolare porta ad un graduale sviluppo e incremento del respiro.

Il canto è molto stimolante e tonificante e agevola il nostro percorso di auto-sviluppo: aiuta a superare le proprie paure, i blocchi emotivi, aumenta la chiarezza, la forza di volontà. Chi canta sente la gioia nel cuore.

L’abilità di creare, attraverso la disciplina del suono, un legame con quello che c’è in profondità attira persone di diverse tradizioni. Come pure l’abilità di focalizzare e mantenere l’attenzione sullo stesso oggetto. E’ interessante notare che molte persone che iniziano a cantare riscoprono la propria tradizione e i suoi valori.

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