Bhavana: un punto di vista

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Lo yoga è essere presenti , atha = adesso, ora , qui in questo momento. Nello yoga è importante essere presenti non solo con il corpo e con il respiro ma con la mente e i sensi. Questo viene chiamato samgati cioè tutti i veicoli a nostra disposizione sono coinvolti e cerchiamo di conoscerli e svilupparli armoniosamente insieme

Una presenza mentale che deve accompagnarci durante tutta la pratica. In questo contesto di grande utilità è il Bhavana.

La parola Bhavana la troviamo negli yoga sutra (II.33.-II.34) e indica un’azione fatta con un’ attenzione e un attitudine mentale particolare. Si tratta di un supporto per mantenere l ‘attenzione e la concentrazione viva.

Il Bhavana quindi viene inserito nella pratica per sviluppare o mantenere la capacità di concentrazione dello studente. Ha quindi la funzione di attrarre l’attenzione del praticante verso una direzione precisa per tutta la durata della pratica sia per evitare distrazioni che per intensificarne le sensazioni e gli effetti.

Quindi in generale possiamo dire che il bhavana aiuta a focalizzare la mente.

Quando in una pratica facciamo delle asana in dinamica, entrando e uscendo tante volte, allo stesso modo facciamo con bhavana. A livello del corpo entrare ed uscire dall’asana scioglie i nodi e le tensioni e ci permette un domani di mantenere la posizione statica. Lo stesso concetto è a livello della tensione mentale. Con il tempo impareremo a diventare sempre più concentrati nella pratica come nella vita.

Molte persone durante la pratica yoga lavorano con il corpo e con il respiro ma la mente non è presente. Per costringere la mente ad essere presente si usano dei bhavana a livello dei sensi.

I bhavana possono essere molti dai più semplici, come ascoltare il respiro, le sensazioni prodotte dai movimenti in una o piu parti del corpo, l’apertura di una zona, la stabilià, la leggerezza, a quelli più complessi come inserire ritmi nell’ inspirazione ed espirazione , o inserire le ritenzioni a vuoto e a pieno, un mantra le cui vibrazioni creeranno un effetto a livello mentale ancora più potente.

Un insegnante creativo può trovare innumerevoli bhavana per aiutare lo studente. E’ difficile trovare il bhavana appropriato da soli, o attraverso l’insegnamento collettivo, come ogni strumento dello yoga anche questo andrebbe adattato alle possibilità e caratteristiche dell allievo. Di qui l’importanza del bhavana  nell’insengamento individuale.

Le possibilità sono molte e servono anche a rendere la pratica più interessante ma possono renderla anche piu difficile per chi è abituato a far vagare la mente.

Si può iniziare ad usare un solo bhavana durante la pratica per arrivare ad allenare uno stato di concentrazione tale da permettere di affinarlo inserendone piu contemporaneamente.

Si possono usare anche parole e concetti come gli yoga sutra che inseriti nella pratica diventano un ‘esperienza viva e vengono cosi compresi in modo profondo e non solo a livello intellettuale.

Nella pratica, cosi come nella vita, essere in uno stato di continua attenzione (anubahva) è per noi un’ aspirazione ma inserendo il bhavana, perdendolo e riprendendolo innumerevoli volte, la nostra mente riceve un educazione, impara a rimanere cosciente  sempre più spesso e a lungo per avvicinarsi verso quello stato.

 

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